BREVETTI
Le didattiche subacquee
hanno avuto ed hanno l’indubbio merito di proporre percorsi di apprendimento
standardizzati e rendere più accessibile la pratica delle attività subacquee.
Il settore è stato da
sempre caratterizzato da un pluralismo per cui da esperienze individuali o
collettive sono stati proposti modelli di insegnamento qualche volta abbastanza
eterogenei fra di loro.
I meno giovani
ricorderanno le scissioni federali, l’avvento dei modelli didattici importati
da oltreoceano, la creazione di nuove didattiche nazionali, la nascita delle
didattiche tecniche e le diatribe nate sia per divergenze sui metodi didattici
che a causa di motivi meramente commerciali.
A nostro giudizio non esiste un solo modo codificato di andare
sott’acqua per cui esigenze individuali, logistiche o la sperimentazione di
nuove tecniche possono far coesistere senza eccessivi problemi modi alquanto
diversi di concepire l’immersione subacquea.
Quello che è importante è quindi garantire non solo il pluralismo
esistente ma che nuove idee o nuove iniziative anche didattiche vengano
valutate per le loro caratteristiche oggettive e non solo perché sono venute
dopo altre magari già affermate sul mercato.
Purtroppo alcune, fortunatamente non tutte, delle realtà già esistenti, invece di reagire
attraverso confronti costruttivi ed il recepimento di novità positive, si sono
sentite attaccate nei propri interessi meramente economici e nelle loro quote
di mercato o di controllo del settore ed hanno cercato, anche attraverso
attività di lobby od in nome di falsi ideali di sicurezza, di far approvare
norme in realtà anticoncorrenziali (sul punto si rimanda a http://www.liberisub.it/regolamen.htm
e non è un segreto per nessuno che una delle prime proposte poi naufragate di
legge nazionale conteneva al suo interno un limite temporale per il
“riconoscimento” delle didattiche proprio per mettere fuori gioco una allora
giovane ed oggi affermata didattica concorrente) o di introdurre pratiche
restrittive della libertà economica individuale quali escludere soggetti non in
possesso di brevetti rilasciati da loro o da soggetti “alleati” o “associati” dalla fruizione di servizi di
centri di immersione o di attività commerciali quali negozi e centri di
ricarica.
Per contrastare questi ultimi fenomeni che rischiano, proprio in
un momento di contrazione del mercato dovuto alla congiuntura economica, di
creare delle indebite rendite di posizione e di limitare la concorrenzialità e
la possibilità sia di iniziative prettamente commerciali che di iniziative
senza scopo di lucro, abbiamo deciso di emettere un numero limitato di brevetti
(sul piano giuridico la nostra legittimazione a farlo è identica a quella delle
didattiche non esistendo, né sarebbe giusto che esistano, “patenti” o “autorizzazioni” all’immersione
rilasciati da enti pubblici a ciò addetti) il cui fac simile è riportato
all’inizio della presente pagina.
Questi brevetti, senza alcuna pretesa di sostituirci a didattiche,
presenti e future, sono stati consegnati gratuitamente a subacquei ritenuti in
grado di praticare quella data tipologia di immersione da una commissione
formata da istruttori subacquei ed autori di libri e pubblicazioni scientifiche
in materia e saranno usati per richiedere l’erogazione a campione di servizi a
centri di immersione, negozi, centri di ricarica, etc. come attestazione
dell’attitudine del richiedente (attestazione che, come il brevetto, ben
potrebbe essere in molti casi sostituita anche da una autocertificazione).
In caso di rifiuto motivato dalla non esibizione di brevetto di
altra didattica o dall’affiliazione ad un gruppo bene specificato di didattiche
o da altre pratiche lesive della concorrenza e dei diritti del consumatore
saranno immediatamente iniziate, con il supporto dell’Associazione, azioni legali contro il soggetto che rifiuta
la prestazione del servizio, sia sul piano civilistico che su quello
amministrativo (ad esempio per gli esercizi aperti al pubblico vige l’obbligo,
sanzionato in caso di violazione, di contrarre con chiunque; inoltre con l’occasione
verrà chiesto alle autorità competenti di accertare anche la sussistenza di
tutti i requisiti previsti dalla normativa per il mantenimento delle
autorizzazioni amministrative e commerciali).
Onde evitare abusi la conferma dell’emissione del brevetto esibito
potrà essere richiesta e ricevuta inviando una email a <assoliberisub@virgilio.it